...quella sera la pioggia cessò lasciando un'aria pulita e fresca. Una serata ideale per fare un giro sui lungarni insieme ad alcuni amici/amiche del circolo fotografico "il Gruppo" e, naturalmente, in compagnia del mio... Canon :-D.

Assaliti piacevolmente da un entusiasmo fotografico notevole, in pochissimi secondi i nostri cavalletti erano già pronti e ci siamo appostati sul Ponte Solferino puntando le nostre fotocamere tutti nella stessa direzione quasi come se aspettassimo il nemico che doveva arrivare dal fiume. Senza accorgecene ci siamo sparpagliati e mi son ritrovato, con un paio di amici Fotografi in Via del Porton Rosso; dopo averlo percorso per intero siamo sbucati in Via Cavalca, Piazza delle Vettovaglie e in Borgo Stretto. I miei due compagni se ne sono andati in Piazza dei Cavalieri io mi sono inacamminato verso Ponte di Mezzo. Non c'era molta gente sul Ponte; mi sono fermato e ho seguito con lo sguardo quei riflessi luminescenti tagliati dalla corrente del fiume che ho voluto rinchiudere nel display della fotocamera.
Degli altri, oramai, avevo perso le tracce e nel silenzio rotto ogni tanto da qualche scooterazzo elaborato sono arrivato alla chiesa della Spina; un piccolo gioiello di arte gotica che se ne stava solitario sulla sponda. A quell'ora era tutta da vedere con calma; ho mirato e rimirato quelle guglie e rosoni; un lampione mi ha tenuto compagnia aiutandomi a fissare meglio quelle facciate e quelle cuspidi.Il tempo trascorreva e me ne ero dimenticato; mi sono diretto piano-piano al punto di partenza dove ho ritrovato due compagni fotografi del Circolo; gli altri ci hanno raggiunto dopo poco con le loro fotocamere in spalla come montanari che tornano a casa dopo aver messo a dormire le loro pecore (=foto :-D ).
Abbiamo scambiato qualche battuta e impressione riguardo la fotografia notturna di Pisa proponendoci di rivisitare questa fascinosa città una prossima volta ancora magari in altri angoli interessanti (via S. Martino, i due Borghi, Cittadella, ecc.) .
Ho inserito qui alcune immagini ma ho esposto la serie fotografica completa del percorso nella mia fotogalleria visitabile su Jalbum... Grazie. Ringrazio sinceramente Franco, Ale', Rossana, Patrizia, Valtere e Fede' per i loro consigli e la piacevole compagnia che mi hanno offerto.
Al prossimo appuntamento,
peter
Ciao Piero, come al solito ho apprezzato il tuo lavoro e la precisione nei dettagli. E' stimolante fare delle uscite insieme per poi vedere cosa porta ognuno di noi. Ogni volta rimango colpita favorevolmente dalle tue foto, per quello che riesci a vedere (e che a me sfugge....). Bravo!
RispondiEliminaGrazie Patri', i tuoi giudizi mi fanno davvero piacere perché provengono da una fotografa... sensitiva.
RispondiEliminaIn generale, ovunque capitiamo, guardiamoci bene attorno poi prendiamo la Canon (solo QUELLA! :-) ) e riguardiamo l'angolo che ci colpisce attraverso il mirino che diventerà uno SPAZIO RETTANGOLARE dove sistemeremo con logica geometrica i nostri soggetti/oggetti.
Naturalmente, per me, appassionato anche di grafica/illustrazione digitale, il gioco si fa divertente col ritocco finale quando taglio, livello, saturo, brucio, schermo.... ;-)
come si suol dire nulla èlasciato al caso devo dire le tue foto racchiudono sempre un qulcosa in piu..... davvero un terzo occhio e poi la ciliegina sulla torta...... le righe che accompagnano i tuoi scatti sono davvero chiare e pulite come .......... bravo bavo
RispondiEliminaGrazie, carissima Rossana!
RispondiEliminagli occhi sono 2... il terzo non si vede ma qualche volta si spalanca più degli altri trovando angoli non nascosti ma semplicemente TRASCURATI...
Le didascalie (come le larghe cornici) alle foto non sempre sono accettate benevolmente; secondo alcuni disturbano ed obbligano il visitatore a pensare come vuole il fotografo. Secondo il mio modestissimo parere, se calligraficamente abbinate, danno un tocco di raffinatezza al tutto. o no?!