martedì 20 aprile 2010

Le Foto che piacciono a me!

A questo indirizzo   http://www.gimaphoto.com/gimaphoto/Galleria_Fotografica/Pagine/Crocetta_%28Ch%29_-_La_stazione.html    ho scovato alcune immagini di un autore molto espressivo (opinione personale).

Penso che le immagini sprigionino malinconia e solitudine; non è rimasto più niente se non un piccolo cane, forma di vita, che sta aspettando qualcosa (o qualcuno) che non arriverà più. I particolari inquadrati e i colori pieni ti fanno avvicinare a quel luogo deserto, ti fanno salire sul locomotore che se ne starà fermo oramai per chissà quanto tempo. La ruggine così saturata manifesta ancor di più che il tempo scorre inpietoso ed inesorabile su quelle carcasse e su quei binari dove 3 carrozze temono, o sperano, di poter essere trainate via e strappate a quel luogo diventato tremendamente e serenamente silenzioso.

Su queste immagini Sandro Iovine (direttore de "Il Fotografo") ha commentato, tra l'altro:
"... il senso di abbandono arriva tutto non fosse altro per il tipo di illuminazione diffusa con il quale sono stati effettuati gli scatti grazie ad una giornata di tempo non particolarmente felice""
"...Ora prese singolarmente le singole immagini non ci sarebbero particolari problemi se non quelli dettati dal gusto personale. Ma quando si affiancano una all'altra finisce per essere abbastanza evidente la differenza di approccio che nell'insieme tende a rendere meno forte di quanto in realtà non potrebbe essere l'impatto del lavoro..."

Parole o sensazioni?  
(chi vuol commentare.... commenti ;-) )

...dello stesso autore anche immagini significative riguardanti il terremoto a L'Aquila.

3 commenti:

  1. La bravura del fotografo è stata doppia:
    1° scegliere l'inquadraura giusta per esaltare quei i soggetti (occhio fotografico);
    2° lavorare in post produzione affinchè ogni foto possa far vedere il motivo per cui è stata scattata, cioè tirare fuori le caratteristiche per le quali i soggetti sono stati fotografati.
    Qui, secondo me, si ritorna al solito discorso...l'occhio fotografico è fondamentale, altrimenti la foto non è interessante, ma poi per valorizzare il lavoro è assolutamente necessaria la post produzione, sia analogica ed a maggior ragione digitale dove lo scatto in raw è solo un "negativo digitale" che va e deve essere sviluppato.

    Come dici anche te la saturazione della ruggine trasmette, ed è vero..i colori trasmettono, anzi le tonalità dei colori sono parole, comunicano, ed in questo caso lo stato di abbandono, la solitudine, che si legge nella scena, viene amplificata e resa palpabile dalle tonalità, tonalità che, dopo lo scatto in raw, sono state "sviluppate" e rese più uguali possibili a quelle reali, a quelle viste al momento dello scatto, a quelle che hanno indotto lo scatto e che ci rendono il "cammino" piacevole ed interessante.

    Tutto questo porta alla considerazione che oggi è necessario avere "doppia passione", non basta più il solo piacere di fotografare ma è indispensabile anche avere la passione per il computer dove far funzionare quei programmi che ci aiutano ad esprimerci, a rendere le foto più vicine allo scatto, aiuto che non è mai costante ma è proporzionale alla loro conoscenza...

    RispondiElimina
  2. Grazie Max!
    I tuoi concetti sono giusti. Ieri sera anche Angelica ha ribadito che, in ogni caso, lo scatto digitale ha bisogno, quasi sempre (=sempre) di post-produzione per fornire alla stampa un file "perfetto".
    Con le sensazioni che hai provato vedendo quelle immagini, che anch'io ho provato mirando attentamente le foto, non fanno altro che innalzare l'autore poiché ha saputo, sia con gli scatti che con la PP, imprimere il suo messaggio: malinconia e abbandono.
    ciao, peter

    RispondiElimina
  3. questo è quello che ha risposto Giuseppe...

    Ciao Peter,
    sono rimasto veramente colpito e lusingato da quello che hai detto delle mie foto e mi fa enormemente piacere notare che, quello che volevo esprimere, ti è arrivato.
    Le cose che sono state dette sono quelle che provavo io mentre guardavo e fotografavo la vecchia stazione.
    Sono perfettamente d'accorto con te e Max in relazione alla PP, è indispensabile per il digitale, è la moderna camera oscura. Si poteva con l'analogico farne a meno?
    Ho visitato il tuo sito, alla faccia dell'inesperto!!! Complimenti, le foto delle auto sono meravigliose, ottimi tagli....originalissimi. Bravo.
    Ti ringrazio ancora per aver dedicato un pò del tuo tempo alla visione e al commento di un mio piccolo e umile lavoro.
    Un carissimo saluto anche a te e....buona luce!!!

    RispondiElimina