giovedì 10 luglio 2014

Forme di una... volta.

Carissimi amici e conoscenti, ben ritrovati!
Da molto (moltissimo!) tempo non aggiorno questo blog perché altro mi è passato in testa e non ho avuto tempo e stimolo per scrivere qualcosa d'importante. D'altra parte mantenere vivo, con serietà, un blog richiede, appunto, tempo e anche un po' di entusiasmo fotografico e, soprattutto, creativo.
Bene....

Nei giorni scorsi mi è capitata una buona occasione trovandomi a guardare dall'interno i loggiati della chiesa di S. Croce in Fossabanda dopo che vi erano stati alcuni lavori di restauro sulla muratura esterna.
Guardavo... e riguardavo quelle volte...  linee correnti ed intersecanti mi rimandavano disegni semplici e poco impegnativi.
Ci son tornato qualche giorno dopo e ho scattato un po' di foto con l'intento di notare meglio le loro particolarità.
Nella quiete del mio studiolo le esaminai con più attenzione, cominciai a tagliare alcune parti insignificanti o disturbatrici e dalle semplici linee iniziali sbucarono contorni via via sempre più dettagliati che incontrandosi o allontanandosi si trasformarono in forme fantasiose ma quasi riconoscibili.
Disegni che diventavano assimilabili a un qualcosa che l'immaginario provava a scovare nelle profondità e da li' vi asportava materiale per ricostruire entità che in qualche modo  potevano apparire nella realtà, o meglio, in una propria realtà.
In quelle impronte grezze lasciate dalla spatola sull'intonaco giallastro apparivano giochi di luci e ombre che mostravano tutto quello che ciascuno di noi può e vuole immaginare.
Durante questa fase di lettura interpretativa, propria ed unica di ciascuno, la mente gironzola in un cosmo popolato di fantasmi, di ricordi, di attimi... e, in questo invisibile viaggio,  potrebbe esserci la possibilità, anche se per pochi millisecondi, di riportare alla superficie cocci di segreti mai svelati.



La sequenza è stata premiata nella riunione trimestrale degli Intercircoli di Pontedera il 28 giugno scorso (serata portfolio – tema libero).

4 commenti:

  1. Scatti molto belli, originali, eleganti ed essenziali. Complimenti!

    RispondiElimina
  2. Apprezzo anche l'equilibrio compositivo e il bianco nero.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Grazie Antonella!
      Sono contento dei tuoi commenti soprattutto perchè scritti... da un'artista.

      Elimina
  3. Davanti a questi scatti nel gioco fra il bianco ed il grigio, emerge l'eros. Se la prima foto nel gioco dei bianchi e dei grigi ti da il senso di un paio di gambe femminili distese, nella seconda il nero grigio assumono le sembianze di una gamba maschile che si avvicina. Le altre possono sembrare momenti e simboli erotici che finiscono, nella sesta foto, nel silenzio espresso da un volto femminile che incurante del suo seno scoperto si rilassa e comincia ad immaginare avendo superato quella sottile linea tra la realtà e l'immaginazione, ma l'immaginazione è una cosa strettamente personale e non sempre condivisibile con gli altri.
    S.

    RispondiElimina