martedì 8 febbraio 2011

...via Kinzica de' Sismondi.

Quella mattina la pioggia monotona che noiosamente ci accompagnava da giorni sembrò stancarsi di cadere.
A piedi, con la mia attrezzatura fotografica, ero diretto verso Ponte Solferino percorrendo via S. Martino.  Durante il tragitto sbirciavo sempre nei vicoli che si diramavano regolarmente dai due lati;  fui attratto da un vicolo alla mia sinistra; era immerso per buona parte dall'oscurità dovuta alla sua modesta larghezza e rinforzata da alcune facciate in mattoni che ancora umidicci apparivano più scuri. In fondo il cartello stradale di obbligo era l'unico pezzo di colore vivo che sembrava volesse tutta l'attenzione, e così fu;  anche perchè non riuscivo a distrarmi troppo visto lo sparuto numero di passanti che osavano sotto un cielo non ancora "guarito". Appunto, guardandolo attentamente sembrava indicarmi la direzione in alto, sembrava volesse acchiappare il mio sguardo e condurlo in uno spazio più libero, più arioso. Una cascata di luminosità naturale sembrava precipitasse copiosamente dall'alto racchiusa dall'alone scuro delle costruzioni in primo piano. Fu il particolare punctum che ho intrappolato nella mia mente e che, con la fotocamera, mi son portato via facendolo diventare, finalmente, un momento di gioia tutto mio che, spero, possa essere interpretato con altrettanto sollievo anche da chi "leggerà" questa immagine supportato solo dalle sue autentiche sensazioni. 
Altri commenti potete trovarli qui
Grazie a tutti per la visita.

4 commenti:

  1. Bel contrasto, belle ombre.. bello scatto

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  2. Grazie Fa'...
    i tuoi commenti mi entusiasmano perchè, anche se in poche-pochissime parole, credo tu analizzi l'img molto attentamente.

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  3. guardando questa foto mi viene in mente un pensiero di Man Ray " DI SICURO CI SARA' SEMPRE CHI GUARDERA' SOLO ALLA TECNICA E SI CHIEDERA' COME? MENTRE altri DI NATURA PIù CURIOSA SI CHIEDERANNO PERCHE?
    mentre nel leggere quanto hai scritto me ne viene in mente uno di Bresson " NON è LA FOTOGRAFIA CHE MI INTERESSA. QUELLO CHE VOGLIO E' CATTURARE QUEL MOMENTO, PARTE DELLA REALTA"

    sei molto molto sottile, bravo Piero

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  4. Ale'... grazie per il tuo incoraggiamento e per le citazioni e " NON è LA FOTOGRAFIA CHE MI INTERESSA. QUELLO CHE VOGLIO E' CATTURARE QUEL MOMENTO, PARTE DELLA REALTA" mi ha centrato in pieno!
    Come lessi parecchio tempo indietro da qualche parte, quella realtà si ferma diventando un attimo di eternità; l'istante che si forma sul sensore viene come bloccato e, contro di esso, il tempo, divoratore di vita, non può nulla; tutto cambia, si plasma, si evolve ma nella foto la persona e l'atmosfera catturata rimangono immutati. E allora, come spesso si sente dire comunemente, con la fotografia si "immortala" sempre qualcuno e/o qualcosa.
    Grazie Ale'...

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